Mille voci per dire la
stessa cosa. Ognuna con una interpretazione differente e con la presuntuosa
soddisfazione di avere dato consigli buoni all'amico.
La foto n° 1 mostra il
particolare della carena di una barca a vela in vetroresina, con trattamento
antiosmosi dopo leggera sabbiatura (si può vedere la "puntinatura" di
questo intervento, ci sono ancora tracce di gelcoat).
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Particolare della carena della barca in vetroresina con indicazione degli strati di antifouling. |
Si possono contare 4 mani di
antifouling blu e successivamente almeno due di colore rosso. Sono tutte di
matrice dura. Il trattamento antiosmosi appare di colore verde chiaro.
La barca successivamente non
ha risolto i suoi problemi perché:
1° non è stata controllata,
né perseguita una sufficiente asciugatura della carena.
2° non è stata sabbiata
sufficientemente in maniera energica e lo dimostra il gelcoat ancora presente.
4° il prodotto, seppure
idoneo, è stato applicato su superficie non preparata adeguatamente (è come un
buon olio motore in motore sbiellato).
3° anche se fosse stato
fatto, tra qualche anno, saremmo a fare un ulteriore intervento per eliminare
lo spessore dell'antivegetativa
(qui siamo già oltre i 500 micron, 5/10 di mm) perché tra poco comincerà a fare
croste e staccarsi a piccole zone.
E' indispensabile, prima di
fare un trattamento antiosmosi di risanamento, che la vetroresina (priva di
gelcoat) sia energicamente e profondamente sabbiata per eliminare eventuali
bolle sotto lo stratificato. Inoltre anche l’umidità deve rientrare nei
parametri di sicurezza: con lo Skinder digitale, in scala HS - Alta
Sensibilità, che arriva oltre 20 mm di profondità, non si deve superare il 30%
di umidità relativa cui corrisponde 0,8% di umidità nel peso della
stratificazione. Dopo questa verifica, si può partire per il risanamento con il
10 10 CFS, stucco, antivegetativo, meglio se autolevigante disponibile anche
per barche a motore.
Nei trattamenti preventivi
su barche nuove: carteggiatura leggera per togliere i residui dei distaccanti della
stampata e via, con la possibilità di scegliere anche prodotti a solvente come
il nostro Nautilus Epoxy Primer.
Su barche già in esercizio:
arrivare nuovamente a gelcoat; prima del trattamento dobbiamo essere certi che
l'imbarcazione sia priva di umidità. Altrimenti è come cambiarsi le scarpe e
lasciare i calzini bagnati. Il disagio rimane.
L'intervento dettagliato per
risanare o conservare la carena in perfette condizioni è nel nostro sito
www.cecchi.it . Troverete la Scheda Antiosmosi a.p.p. per avere tutte le
informazioni indispensabili per chiarire i vostri dubbi ed avere una perfetta
visione dei problemi della vetroresina.
Ah… se lo facesse anche
radio banchina!
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I prodotti 10 10 CFS, Nautilus
Epoxy Primer, stucco Nautilus Epoxy Light Filler e lo strumento SKINDER.
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